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«La carta stampata resta insostituibile»: il messaggio di Pascarella, Linari e Caforio all’evento su giornali e libri

7 Ottobre 2024

BUSTO ARSIZIO – «Finché saremo capaci di imprimere su carta delle notizie belle e ragionate, con titoli non sensazionalistici ma emozionanti, accompagnati da foto che sembrano davvero parlarti, allora la carta stampata avrà sempre un ruolo rilevante e una marcia in più rispetto a ogni altro strumento d’informazione».  Parole di Silvestro Pascarella, direttore della Prealpina, tra i protagonisti della serata “Ti racconto una storia”, organizzata al Mizar Park di Busto Arsizio per parlare di giornali, di libri e del loro futuro.

Pascarella ne ha dibattuto con due colleghi e amici che, come lui, sono nati e cresciuti alla Prealpina. Lo scrittore Marco Linari ha ricordato come «nel mio primo romanzo dal titolo “L’inchiostro non sporca” ho preso ispirazione proprio dal mio immenso amore per la lettura che, nella sua versione cartacea, resta unica e insostituibile. Non solo per il fascino che trasmette, ma soprattutto per la possibilità che offre di dare profondità e riflessione ai contenuti e anche per come aiuta a imprimere nel nostro animo ciò che leggiamo».

Per lo storico fotoreporter Davide Caforio, inoltre, «giornali, riviste e libri sono strumenti che danno valore aggiunto anche alle foto, riuscendo a trascinare un carico emozionale che un telefonino non può trasmettere per intero». Pascarella e Caforio hanno poi raccontato anche i reportage effettuati in coppia in giro per il mondo, riassunti in libri come “Ecco l’uomo”, dedicato al mondo degli emarginati. Linari ha invece ricordato come abbia trasferito la sua lunga militanza nel giornalismo, anche in termini di stile, dentro romanzi e saggi.

L’obiettivo attuale per consentire ai quotidiani di resistere, secondo il direttore Pascarella, è «non abbassare mai il livello della qualità, anche nei momenti più complicati come questo, continuando ad assumere il compito di guidare noi stessi il lettore nell’ambito dell’informazione digitale, tuttavia restando orgogliosamente ancorati al valore della nostra storia, che è e sarà sempre fatta di carta stampata. Solo quest’ultima, oltretutto, permette di avere editori puri, che fanno impresa proprio grazie a notizie, approfondimenti e opinioni e che hanno tutto l’interesse che il prodotto finale sia opera di giornalisti liberi ed appassionati».

Alla serata – organizzata dall’associazione “I Repubblicani” e introdotta dal giovane giornalista Edoardo Zanzi – hanno contribuito con i loro interventi anche alcuni nomi noti della politica del territorio: come Nicola Mucci (già sindaco di Gallarate), Matteo Sabba (da pochi giorni assessore al commercio e alla sicurezza di Busto), Paola Magugliani (ex assessore bustocca a cultura, eventi e bilancio) e Gianbattista Gallazzi (già vicesindaco e assessore provinciale). Anche loro hanno voluto offrire uno spunto di riflessione sul futuro dell’informazione.