CASTELLANZA – Ricordo e futuro. Tradizione e innovazione. Tenere insieme gli estremi, valorizzandoli nel miglior modo possibile, è da sempre la missione di ACOF Olga Fiorini.
Questa realtà scolastica d’eccellenza, con quartier generale a Busto Arsizio (con 3500 studenti e quasi 800 dipendenti, operanti in 17 strutture), si è dunque raccontata alla biblioteca civica di Castellanza nella serata di venerdì 9 febbraio, all’interno di un appuntamento organizzato dall’associazione culturale Il Prisma, in collaborazione con il Comune di Castellanza.
A ripercorrere l’avventura e a spiegare i progetti di oggi e domani – intervistati dal giornalista e scrittore Marco Linari – sono stati i direttori della galassia educativa, vale a dire i fratelli Mauro e Cinzia Ghisellini. I quali hanno voluto dedicare l’appuntamento al ricordo di Enrico Cerana, il marito della fondatrice Olga Fiorini, morto proprio all’inizio di questa settimana. «Loro due – hanno detto i nipoti – rappresentando il cuore della nostra storia, l’esempio della dedizione e dell’amore, ma anche l’emblema del sacrificio per ottenere ciò che si desidera».
Dell’originaria scuola di cucito creata all’inizio degli anni ‘60 «resta la passione per il mondo della sartoria e della moda – ha detto Mauro Ghisellini – ma soprattutto permane la volontà di aiutare i ragazzi a crescere in maniera sana e sicura, dando loro tutto quello che possediamo con passione e generosità. Perché insegnare ai più bravi è facile, ma il nostro compito è seguire tutti, specie i più fragili».
La narrazione ha così attraversato quasi 70 anni di storia, gli stessi raccontati nel volume “Volere è potere”, caratterizzati non solo dalla costanza nel fornire un’istruzione aggiornata ma anche da alcune grandi invenzioni: come le scuole superiori a indirizzo sportivo, il liceo quadriennale a matrice internazionale, l’implementazione dei centri di formazione professionale, la scuola di specializzazione in psicoterapia integrata e, in prospettiva, anche il Liceo del Made in Italy, ultima perla pronta a sbarcare sulla scena. «Una serie di novità – ha evidenziato Cinzia Ghisellini – che mostrano come l’obiettivo sia sempre guardare avanti».
Non poteva poi mancare l’omaggio all’Istituto Montessori, che ha appena festeggiato 60 anni di presenza a Castellanza «e che Acof ha rilevato in un momento particolarmente delicato – ha ricordato il sindaco Mirella Cerini (presente con la vice Cristina Borroni e gli assessori Davide Tarlazzi e Maria Luisa Giani) – riuscendo però a ottenere risultati straordinari in poco tempo, al punto da vincere l’iniziale diffidenza di molte persone». Per Alessandro Mazzucchelli, presidente del Prisma, «questa serata è stata coinvolgente come poche altre nella ormai lunga storia della nostra associazione».
A creare la giusta atmosfera, strappando applausi al numeroso pubblico, è stata la band “Full in Blue”, grazie alla voce di Valeria Galmarini, al pianoforte di Elena Scrivo e al violino di Pierfrancesco Galli, stavolta accompagnati dalla batteria del maestro Emilio Bonvini.